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DPCM 22/03/2020 – CONSEGNA A DOMICILIO e ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE

A seguito dell’entrata in vigore delle ulteriori misuri di cui al DPCM 22/03/2020 adottate per contrastare e contenere la diffusione del virus COVID-19, si ritiene che le attività di ristorazione possano continuare a consegnare a domicilio.

Infatti, dal combinato disposto dell’art. 1 let a) del DPCM 22/03/2020 e dell’art. 1, comma 2 del DPCM 11/03/2020, le attività di ristorazione (codice ateco 56) sono chiuse al pubblico, salvo quelle delle mense, dei catering continuativi su base contrattuale (ad es. nei servizi aerei) e degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimenti di carburanti lungo le reti stradali, autostradali e all’interno di stazioni ferroviarie, aeroportuali, a condizione che sia garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Tuttavia, al fine di garantire un servizio particolarmente utile in questo momento, le attività di ristorazione possono effettuare la consegna a domicilio, senza limiti di orario a condizione che siano rispettate le norme igienico sanitarie. Si precisa, che il servizio di consegna è ricompreso nell’attività di ristorazione già abilitata e non richiede un autonomo titolo abilitativo.

In conclusione, fatta salva la necessità di garantire tutti gli adempimenti igienico sanitari, allo stato, non si rinvengono norme che prevedano specifici adempimenti abilitativi per il delivery.

Avv. Nicole Vuistiner – Avv. Manrico Borzi